Secondo la Suprema Corte, quindi, ai fini del riconoscimento dell’assegno assistenziale, non rileva il fatto che lo stato di bisogno del richiedente sia incolpevole, quanto il fatto che tale stato sussista e sia integrato nella sua dimensione oggettiva. 

Alla luce delle superiori argomentazioni la Suprema Corte cassava la sentenza rinviando alla Corte d’Appello di Campobasso per il riesame del merito della controversia.

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