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Genitore non convivente: non bastano i fine settimana alternati con i figli

7 Ottobre 2019 Da Studio Legale Arcoleo 3 commenti

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Al genitore non convivente devono essere garantiti anche gli incontri infrasettimanali con i figli. Secondo la Cassazione non verrebbe rispettato il principio di bigenitorialita’ con i soli incontri a week end alterni. (Cass. n. 9764/2019)

Il Caso

Una coppia si separa. Il Tribunale e la Corte d’Appello decidono per l’affidamento condiviso della figlia minore e il collocamento presso la madre. Il papà, genitore non convivente, avrebbe invece potuto tenere con sé la bambina a fine settimana alternati.

Troppo poco per l’uomo, che quindi ricorre in Cassazione auspicando in un intervento riequilibratore.

Il papà infatti sperava di ottenere anche degli incontri infrasettimanali.

D’altronde non vi erano ragioni che facessero temere l’inidoneità dell’uomo a ricoprire il ruolo genitoriale. Né  la tenera età della figlia costituiva un problema per incontri più frequenti.  Numerosa giurisprudenza aveva già sfatato questo mito.

La soluzione giurisprudenziale

La Suprema Corte si è pronunciata in favore di questo papà, ribadendo dei principi  già affermati dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu).

La Cedu, infatti, aveva posto al centro le “relazioni familiari”, portando quindi ad un graduale superamento della maternal preference.

Quello alla bigenitorialita’ è un diritto che riguarda, prima di tutto, il minore. Al quale dunque deve essere assicurato di poter trascorrere con il genitore non convivente un tempo congruo per l’instaurazione di un solido legame.

Secondo la Cassazione, “sorvegliate speciali” devono essere quelle che la Cedu ha chiamato “restrizioni supplementari”. E cioè quelle restrizioni al diritto di visita che l’autorità giudiziaria impone al genitore non convivente.

Queste restrizioni, secondo gli Ermellini, metterebbero a rischio le relazioni familiari tra un figlio e un genitore, pregiudicando il preminente interesse del minore.

La Cassazione ha altresì sottolineato come la Corte d’Appello non abbia minimamente tenuto in considerazione il comportamento della madre. La donna, infatti, avrebbe ostacolato i rapporti padre- figlio, eludendo ulteriormente il diritto di quest’ultimo alla bigenitorialita’.

È importante ricordare, infatti, che tra i requisiti di idoneità genitoriale vi è la capacità di preservare la continuità del rapporto con l’altro genitore.

Potrebbe interessarti anche: ” Collocamento paritario: quando è preferibile per il minore?”. Leggi qui 

Per approfondire vi invitiamo alla lettura dell’art. 8 della Convenzione Europea dei diritti umani (CEDU). Leggi qui

 

 

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Interazioni del lettore

Commenti

  1. Alessandro dice

    22 Ottobre 2019 alle 17:09

    Io sono separato e tra 2 mesi divorziato a parte le leggi che permettono al padre un week ogni 15 giorni alla mia separazione mi è stato dato per diritto anche un giorno a settimana. A parte come dicevo le leggi sta poi alla fine ai genitori come si lasciano io e la mia ex abbiamo fatto una separazione consensuale siamo stati assieme di comune accordo per il bene del bambino oggi 11enne e quando abbiamo ritenuto opportuno ci siamo separati sperando di portare al limite gli eventuali problemi a nostro figlio è così è stato oggi a distanza di 1 anno siamo separati io mio figlio a parte i tempi prestabiliti non ho problemi a vederlo quando voglio ma questo grazie all’intelligenza mia e della mia ex che abbiamo capito e ammesso che tra di noi si era spento qualcosa e entrambi abbiamo deciso la separazione. Alla fine per chiudere si la legge ti può aiutare o non in queste pratiche ma sta all’intelligenza dei genitori preservare la serenità del/dei figli

    Rispondi
    • Staff dice

      23 Ottobre 2019 alle 10:50

      Gent.le Alessandro,
      non possiamo che complimentarci avanti a due genitori che riescono a mettere da parte le diatribe personali a favore del benessere della prole!

      Rispondi
  2. Paolo Masci dice

    22 Ottobre 2019 alle 19:59

    Era ora….

    Rispondi

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