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misure famiglie

Decreto Ristori bis: congedo straordinario e bonus baby-sitting

14 Novembre 2020 Da Staff Lascia un commento

Il c.d. Decreto Ristori bis ( d.l. 9 novembre 2020 n. 149), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 9 novembre 2020, n. 279,  reca: «Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno
ai lavoratori e alle imprese e giustizia, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19».

Sostegni alle famiglie

Il decreto Ristori bis introduce sostegni alle famiglie, prevedendo un congedo straordinario per i genitori in caso di sospensione della didattica in presenza delle scuole secondarie di primo grado e il bonus baby-sitting.

Congedo straordinario cosa è? chi ne ha diritto?

Ebbene, l’art. 13 del d.l. n. 149/2020 riconosce ai lavoratori dipendenti, limitatamente alle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, nelle quali si è proceduto a sospensione dell’attività didattica in presenza delle scuole secondarie di primo grado, ad entrambi i genitori degli alunni, alternativamente, la facoltà di astenersi dal lavoro per l’intera durata della sospensione dell’attività didattica in presenza, sempreché  la prestazione lavorativa non possa svolgersi in modalità agile.

Ammontare della retribuzione per i periodi di congedo

Per i periodi di congedo fruiti, il decreto riconosce, in luogo della retribuzione, un’indennità pari al 50% della retribuzione stessa. Tale indennità viene calcolata secondo quanto previsto dall’art. 23 del Testo unico delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 151/2001. Peraltro, i suddetti periodi sono coperti da contribuzione figurativa.
Il medesimo beneficio spetta, inoltre, anche ai genitori di figli con disabilità in situazione di gravità accertata ai sensi dell’art. 4, comma 1, l. n. 104/1992, iscritti a scuole di ogni ordine e grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale, per i quali sia stata disposta la chiusura.


Bonus baby-sitting

Allo stesso modo e sempre limitatamente alle aree sopra individuate, nelle quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza delle scuole secondarie di primo grado, l’art. 14 del decreto Ristori bis stabilisce il diritto, per i genitori lavoratori degli alunni iscritti alla gestione separata o alle gestioni speciali dell’assicurazione generale obbligatoria, e non iscritti ad altra forme previdenziali obbligatoria, a fruire di uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di €1000. In particolare, tale bonus si potrà utilizzare per prestazioni effettuate nel periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza.

Il bonus spetta a entrami i genitori?

Hanno diritto al bonus, alternativamente, entrambi i genitori, nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile. Inoltre, nel nucleo familiare, l’altro genitore non deve avere beneficiato di altri strumenti di sostegno al reddito in caso di
sospensione o cessazione dell’attività lavorativa. Infine l’altro genitore non deve trovarsi in stato di disoccupazione.
Anche tale beneficio spetta ai genitori aventi i figli con disabilità in situazione di gravità accertata, iscritti a scuole di ogni ordine e grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale, per i quali si è proceduto a chiusura ai sensi dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 ottobre 2020 e del 3 novembre 2020.
Il bonus non spetta per le prestazioni rese dai familiari ed è incompatibile con la fruizione del bonus asilo nido.

Come avverrà l’erogazione del Bonus?

L’erogazione dei bonus ad ogni modo avverrà mediante il libretto famiglia, nel limite complessivo di 7,5 milioni di euro per
l’anno 2020, sulla base delle domande pervenute all’INPS.

Potrebbe anche interessarti “Assegno alimentare: non va corrisposto se il coniuge richiedente non prova lo stato di bisogno”. Leggi qui.

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Decreto Cura Italia: misure a sostegno delle famiglie quali sono e come chiederle

30 Marzo 2020 Da Staff Lascia un commento

Il c.d. decreto Cura Italia, di cui sentiamo parlare continuamente, prevede una serie di misure volte al sostegno delle famiglie che si trovano in difficoltà a causa delle misure disposte dal Governo per arginare la diffusione del coronavirus. Il presente articolo mira a individuare tali misure nonché le modalità per richiederle.

In cosa consistono le misure disposte dal Governo

Al fine di sostenere le famiglie, il Decreto Cura Italia, tra le altre cose, prevede:

  1. l’ampliamento del congedo parentale;
  2. l’ampliamento dei permessi per i portatori di handicap;
  3. la possibilità di fruizione di un voucher baby sitter.

Di fronte al crescere del disagio sociale, in seguito al fermo delle attività, il governo ha, inoltre, anticipato lo stanziamento di 4,3 miliardi ai Comuni più 400 milioni per buoni spesa. In merito a questi saranno proprio i Comuni a stabilire le modalità di concessione delle somme ed è agli stessi cui bisognerà rivolgersi.

Come richiedere i bonus 

Anzitutto, l’ente incaricato dal Governo per elargire i bonus di cui sopra è l’INPS. La richiesta può essere avanzata mediante la registrazione alla piattaforma dell’Istituto previa richiesta del PIN INPS indispensabile per l’accesso.

Come richiedere il PIN?

La richiesta del Pin INPS, ossia del codice identificativo personale che consente l’accesso ai servizi online dell’INPS, consiste in una procedura piuttosto lunga, a cui il Governo ha tuttavia posto rimedio mediante la possibilità di un Pin facilitato. In particolare la situazione di estrema urgenza che stiamo vivendo non consente di attendere i tempi burocratici tipici per la richiesta del codice.  Invero, il decreto Cura Italia ha attribuito all’INPS il compito di attuare, con la massima celerità, le misure disposte dal Governo a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese.

Per ottenere il Pin l’INPS ha previsto, quindi,  il rilascio del predetto con il riconoscimento a distanza.  L’iter è gestito dal Contact Center. Non è necessario pertanto attendere gli ulteriori 8 caratteri del Pin che o venivano spediti tramite il servizio postale ordinario o rilasciati personalmente recandosi presso gli uffici dell’Istituto.

Per chiedere il Pin sarà sufficiente quindi chiamare il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 16416.

Ovviamente tale procedura non sarà necessaria per tutti coloro che già avevano un’identità digitale, ovvero SPID. Ebbene questi potranno accedere tramite lo SPID ai servizi seguendo i passaggi richiesti man mano dalla piattaforma dell’INPS.

Dopo avere avuto accesso alla propria posizione anagrafica tramite PIN o SPID sarà possibile a decorrere dal 01.04 p.v., ossia da domani, potere richiedere tutte le prestazioni previste dal Decreto Cura Italia.

Per i buoni spesa, invece, sarà necessario rivolgersi al proprio Comune anagrafico.

Potrebbe anche interessarti “Covid19, chiusura forzosa delle scuole, è dovuto il pagamento della retta scolastica?”. Leggi qui.

 

 

 

 

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