Il Tribunale di Roma ha deciso che la somma che il marito continua a non versare alla moglie come mantenimento per le figlie, si può prelevare direttamente dal suo salario. (Tribunale di Roma, sez. I Civile, ord. 26_07 – 22_08 2018 Pres. Vitalone).
La causa nasce tra marito e moglie: lei vive con le figlie e ha diritto all’assegno di mantenimento per loro.
Il marito le fa una grande promessa: le pagherà quanto dovuto per il passato e non le ha ancora dato, e verserà, d’ora in avanti, la somma di mantenimento stabilita dalla sentenza di separazione.
L’uomo però non mantiene la promessa, e la moglie chiede allora l’intervento del giudice.
Il giudice, sulla faccenda, è stato categorico: d’ora in avanti il datore di lavoro del marito dovrà versare mensilmente alla donna – decurtandola dalla busta paga – la cifra stabilita in sede di separazione.
Per il passato, invece, quel giudice nulla può fare. La moglie infatti si era rivolta ad un giudice di volontaria giurisdizione, che non ha la competenza per decidere cosa fare per recuperare le somme non versate in passato. Perciò, in merito a queste nulla ha disposto.