L’Assegno unico per i figli, già previsto nella Legge di Bilancio 2020, (ma privo di copertura), è stato finalmente finanziato e dovrebbe essere operativo dal 1° luglio 2021.
La prestazione, introdotta nella Legge di bilancio 2021, nell’ambito del “pacchetto famiglia” è uno strumento a sostegno dei nuclei familiari. Tuttavia per sapere come accedere al nuovo strumento occorre attendere i provvedimenti attuativi. La misura dovrebbe sostituire alcune delle precedenti previsioni a sostegno delle famiglie che, al momento, sono salve per l’anno 2021.
Art. 1. comma 1 legge di bilancio 2021
L’art. 1, comma 1 della legge di bilancio 2021, statuisce «Al fine di dare attuazione a interventi in materia di riforma del sistema fiscale, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è istituito un Fondo con una dotazione di 8.000 milioni di euro per l’anno 2022 e di 7.000 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023, di cui una quota non inferiore a 5.000 milioni di euro e non superiore a 6.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022 è destinata all’assegno universale e servizi alla famiglia».
Tuttavia bisognerà attendere l’emanazione degli appositi provvedimenti normativi per riorganizzare gli altri istituti attualmente esistenti.
Come sopra evidenziato l’Assegno universale per famiglie con figli era già previsto nella legge di bilancio 2020, ma tale misura si era poi scontrata con i limiti di copertura.
Quando entrerà in vigore l’assegno unico per i figli?
L’assegno unico per il figlio dovrebbe partire a decorrere dal prossimo luglio, ma l’attuale situazione di crisi di governo, però, potrebbe determinare degli slittamenti..
Quali misure sostituirà l’assegno unico per i figli?
L’introduzione dell’assegno unico sostituirà gli altri bonus famiglia esistenti, ossia:
– bonus mamma domani;
– assegno di natalità;
–bonus asilo nido.
Il nome “assegno unico” è indicativo. Tale assegno prevede infatti l’integrale sostituzione delle altre agevolazioni, detrazioni, e bonus ad oggi previste.
Dovrebbero essere sostituite: le detrazioni figli a carico e gli assegni al nucleo familiare. Al suo interno verranno comprese tutte le detrazioni, gli incentivi, gli assegni, gli sgravi e i mini bonus che resteranno in vigore fino al prossimo 30 giugno.
In cosa consiste la nuova misura?
A partire dal 1° luglio 2021 le famiglie con almeno un figlio a carico riceveranno un assegno mensile.
L’assegno spetterà alle famiglie con figli minorenni e maggiorenni a carico, fino a un importo massimo mensile per ogni figlio tra i 200 ed i 250 euro.
L’importo delle erogazioni non è ancora definito, in quanto il criterio di individuazione è demandato ai provvedimenti di futura applicazione.
La misura prevede una quota fissa per tutte le famiglie che potrebbe indicativamente essere compresa tra gli 80 ed i 200 euro, cui si aggiungerà una quota variabile.
Tale ultima componente dipenderà dall’Isee e si dovrebbe azzerare raggiunti i 60 mila euro annui.
Età dei figli
L’assegno dovrebbe essere riconosciuto dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età del figlio; limite di età non è previsto nel caso di figlio disabile. I figli sino all’età di 21 anni potranno beneficiare dell’assegno solo se studiano, svolgono un tirocinio e se lavorano, non dovranno percepire un reddito annuale superiore a € 4.000; nel caso di prosecuzione degli studi si potrà continuare a ricevere l’assegno unico fino ai 25 anni di età del figlio.
La misura non riguarda le sole famiglie italiane
L’assegno non andrà a beneficio solo dei cittadini italiani ma di tutte le famiglie con minori con un regolare permesso di soggiorno e chi risiede in Italia da più di due anni.
E’ prevista una maggiorazione dell’importo erogato in caso dal quarto figlio e le somme erogate non concorreranno alla formazione del reddito complessivo.
Quali lavoratori avranno diritto all’assegno unico?
Il beneficio dovrebbe riguardare tutte le famiglie senza distinzioni reddituali.
Pertanto ne avranno diritto:
• le famiglie con lavoratori dipendenti
• le famiglie con lavoratori autonomi
• le famiglie con disoccupati e incapienti.
L’obiettivo da raggiungere, oltre al sostenimento delle famiglie, è l’incentivazione delle nascite in Italia.
Assegno unico e figli disabili
Nel caso di figli con disabilità non sono previsti limiti massimi di età dei medesimi per l’erogazione e l’importo sarà maggiorato tra il 30% ed il 50%.
L’Assegno unico ed il reddito di cittadinanza
L’importo dell’assegno unico 2021 è compatibile, (quindi cumulabile), con il reddito di cittadinanza.
Non concorre alla formazione del reddito imponibile, né ai fini delle prestazioni a sostegno del reddito.
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