Ricorre oggi la giornata Mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Per ricordare i principi della Convenzione approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York il 20 novembre 1989.
“Il futuro è nelle mani dei bambini. Che ogni bambino affamato sia nutrito, ogni bambino malato sia curato, ad ogni orfano, bambino di strada o ai margini della società sia data protezione e supporto”.
Queste sono le parole rivoluzionarie di una ragazza britannica, Eglantyne Jebb, che non ha saputo né voluto tollerare le ingiustizie della Prima Guerra Mondiale perpetrate a danno dei bambini.
La giovane inglese, fondatrice della organizzazione non governativa Save The Children, ha anticipato un concetto, rivoluzionario per l’epoca: anche i bambini sono titolari di diritti.
Nel 1923, scrive la prima Carta dei Bambini, la “nonna” della Convenzione Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che oggi festeggiamo.
La Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia è entrata in vigore Italia a pieno titolo nel 1991. E rappresenta un documento fondamentale per la difesa dei diritti dei bambini.
Per la prima volta, riconosce espressamente che anche i bambini e gli adolescenti sono titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. Diritti che tutti hanno il dovere di promuovere e tutelare.
Tutti i paesi del mondo, tranne Stati Uniti e Somalia, hanno aderito a questa Convenzione. E così si sono impegnati a rispettare e a far rispettare sul proprio territorio i principi generali e i diritti fondamentali in essa contenuti.