Il papà violento nei confronti della mamma del proprio figlio non può chiedere il riconoscimento di paternità. Lo stabilisce la Corte di Cassazione.
(Cass. civ. Sez. I, Ord., ud. 27-10-2017; 28-02-2018, n. 4763)
La mamma – non sposata -di una bimba chiede giustizia alla Corte di Cassazione.
Il suo compagno la maltrattava e la picchiava. Per questo, la piccola figlia, che assisteva alle violenze, soffriva di ansia e mostrava forte angoscia.
Nonostante questo l’uomo voleva a tutti i costi vedersi riconosciuto il ruolo di padre. Di fatto e di diritto.
Seppur colpevole di diversi reati, l’uomo non aveva dimostrato nessun pentimento o rivalutazione dei suoi comportamenti. Tanto meno riconosceva di avere pregiudicato la vita della figlia nel suo equilibrio psico-fisico.
Tutto ciò valutato, la Corte ha allora stabilito che il padre in questione non possa riconoscere la figlia.
La decisione è chiara: se il padre è violento con la mamma, non può chiedere il riconoscimento di paternità, ex art. 269 c.c.
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