Il diritto di famiglia ha subito due riforme fondamentali: una nel 1975 (L. 151/1975) in cui venne sancita l’eguaglianza tra i coniugi nei rapporti personali e patrimoniali, sia tra di loro che nei confronti dei figli. Da ultimo, nel 2014 è intervenuta un’ulteriore riforma con la quale i figli naturali sono stati equiparati ai figli legittimi, i quali dunque godono degli stessi diritti; la concezione di “potestà genitoriale” viene sostituita adesso dalla definizione di “responsabilità genitoriale”; viene sancito il diritto dei nonni a perpetrare rapporti con i nipoti, anche in caso di separazione dei genitori del bambino. Qualora venisse negato loro questo diritto, si può ricorrere al tribunale; in caso di separazione da parte dei genitori, il minore deve avere una residenza abituale, cioè prevalente, anche in caso di affidamento condiviso.
Affidamento minori: i figli dodicenni o con capacità di discernimento hanno diritto di essere ascoltati a pena di nullità
In tema di affidamento di figli minori l'art. 337 bis c.c. prescrive l'obbligo di audizione del minore a pena di nullità quando si assumono provvedimenti sulla convivenza dei figli con uno dei genitori (Cass. Civ., Sez. I, 25 gennaio 2021 n.1474). Il superiore principio di diritto è stato confermato dagli ermellini con la recente ordinanza n. 1474 del 2021. Ebbene, essendo il minore una parte … [Continua...] infoAffidamento minori: i figli dodicenni o con capacità di discernimento hanno diritto di essere ascoltati a pena di nullità
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